La classe 2AL si è cimentata in una prova linguistica non semplice da affrontare: comporre frasi in latino nelle quali ogni parola fosse composta da un numero di lettere corrispondente alle varie cifre del Pi greco. Questi i risultati. Non si tratta naturalmente di una lingua “ciceroniana”, perché vincolata dalla successione obbligata delle diverse cifre; da lodare però l’intraprendenza e la disponibilità dell’intero gruppo classe.
Res a diis a claro Archimede et captae erant nec solum cognitae studiando
3 ,1 4 1 5 9 2 6 5 3 5 8 9
naturam eventorum. Ita is est cognitus tunc doctus et magnus.
7 9 3 2 3 8 4 6 2 6
Le cose create dagli dei erano anche state comprese dal famoso Archimede e non solo conosciute per mezzo dello studio della natura degli eventi. Così egli venne allora conosciuto come dotto e grande.
Vis a vita, o amice, percipere? Ne sedulo omnes res caras perditas putaveris,
3 ,1 4 1 5 9 2 6 5 3 5 8 9
cogites exstantes.
7 9
Vis te ibi profecto esse beatum? Ne sedulo tunc has res tenueris, sed eo
3 2 3 8 4 6 2 6 4 3 3 8 3 2
cogites amicitias veras.
7 9 5
Vuoi, o amico, ricevere dalla vita? Non pensare intensamente a tutte le cose care perdute, pensa a quelle che rimangono. Vuoi tu allora essere veramente felice? Non ricordare allora puntualmente queste cose, ma perciò pensa alle amicizie sincere.